Chi sono
Mi chiamo Debora Alberti, trent’anni passati da qualche anno, mi trovo qui a scrivere grazie a tasti di un computer, mentre sparsi su fogli bianchi ho iniziato a appuntare versi dall’età di diciassette anni.
Avevo dei sogni molto ben concreti ma la vita è un viaggio continuamente imprevedibile e così mi sono trovata a percorrere un cammino diverso, dedicarmi alla casa e alla famiglia.
La passione per le parole non ha mai subito variazioni, anzi sono state proprio esse ad aiutarmi spesso, proprio come è successo alla protagonista del mio primo libro “Tra due nastri di raso viola”.
Sara.
Non ho mai pensato fosse la mia incarnazione disegnata con i versi, anche se mentre mi dedicavo alla stesura della sua storia, ho inserito alcuni episodi che riguardavano la mia vita e di chi mi circonda, sfruttando una mia caratteristica: la curiosità.
Non sono mai invadente, sono solo parecchio affascinata dalle esperienze e situazioni delle altre persone e mi piace scoprirle per poi inciderle e appuntarle in altro modo nei miei scritti.
Anche per questo le 200 pagine del mio romanzo, sono state e sono tuttora per me, una grande sorpresa e soddisfazione, come un riscatto.
E grazie a Sara, la mia protagonista, ho anche imparato a guardare con occhi diversi il mondo che mi circonda, soprattutto a non avere paura di ciò che sono.
Non è un romanzo d’amore, vengono affrontati con delicatezza diversi aspetti dell’esistenza, spesso anche duri, ma non ho mai calcato la mano, finendo con lo stendere un velo di pietà sui personaggi, anzi, ho dato loro vita cercando di non allontanarli mai da quel pizzico di ingenuità, sebbene gli anni fossero trascorsi.
Vorrei che questo messaggio fosse la vera scoperta del mio romanzo da parte del lettore, perché è ciò che ho tenuto presente nella sua stesura, ricordandomi della mia adolescenza, di quell’invidiabile leggerezza di cui spesso, noi tutti ci dimentichiamo.
Di quegli appunti che magari in molti avremmo voluto prendere e così, pochi mesi fa, ho deciso di raccogliere in un nuovo testo, alcuni dei pensieri che mi hanno caratterizzata, sono stati la mia crescita, una sorta di serie di appunti per descrivere la mia anima, il mio stato d’animo, i dolori e le ansie, le paranoie, gli inferni, ma anche le gioie e i ricordi di persone che ho potuto vivere.
E’ nato così “Incenso”, raccolta di testi dal 2003 al presente.
Un libro che può essere attraversato anche aprendo una pagina a caso, perché le parole sono sempre una salvezza e non c’è sempre bisogno di seguire una linea logica per coglierne il significato.