da_amministratore

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In lei

Le ultime luci d'estate. Il caldo ancora prepotente e il lento cullare dei desideri. La vedo, così, dentro i suoi ricordi. La vedo come se potessi abbozzare uno schizzo a carboncino di lei avvolta dai pensieri, indelebile e fragile nel diventare madre. Le mani curate e la perfezione del viso, rigato dalla stanchezza

In lei 2018-11-10T18:26:00+02:00

Note di mamma

02/08/2018 Estate e i programmi di viaggi e scoperte. Salsedine e momenti di estrema pigrizia al sole. Non quest'anno però. In questi mesi un nuovo progetto che cresce, una nuova vita a cambiare ogni attimo. E allora estate frettolosa, scivolata tra i pianti e i suoi sorrisi nuovi ai racconti delle giornate, alle

Note di mamma 2018-11-10T18:26:08+02:00

Conosco donne…

Conosco donne che muoiono da dentro. Quelle che non si specchiano più per paura di vedere l’urlo di richiamo che spezza le loro pupille, pur di uscire. Hanno i volti segnati, scavati, rotti dalle mille illusioni e promesse nel tempo, negli anni che avrebbero potuto vivere diversamente invece che legate a uomini imbroglioni,

Conosco donne… 2018-11-10T18:26:31+02:00

Fine estate

Socchiudo la porta e ascolto il vento. Prendo appunti e non so che scrivere, la penna va senza che io provi a pensare, sarà il cuore che ha voglia di raccontare. Istanti che volano, in un tempo che improvvisamente non è più del tutto mio, progetti che faccio e un attimo dopo posso

Fine estate 2018-11-10T18:27:04+02:00

Genova

Era fine aprile del 2004. Una delle gite che più ho nel cuore, un viaggio non troppo lungo ma difficoltoso a causa delle curve e delle tante gallerie, poi per una ragazzina non abituata a viaggiare non era così facile.Mi innamorai di Genova, poche ore ma mi entrò nel cuore diretta. I suoi vicoli

Genova 2018-11-10T18:27:31+02:00

Prof

La classe era nella penombra. Le tapparelle abbassate. O forse è l’immagine sfocata dei miei ricordi a rendere tutto più grigio, sfumato. Non il suo volto. Pallido, ma gli occhi vispi, grandi, sui contorni di ragazzina. Il mio quaderno poggiato sulla cattedra e le mie parole tremanti dove le chiedevo se le sarebbe piaciuto

Prof 2018-11-10T18:27:48+02:00

Ero e non ricordo più come

La tua manina poggiata tra i seni e quel tempo che ora sto ritrovando solo di notte, mentre il silenzio attorno ci rende più uniti. Ti guardo mentre sento la stanchezza abbracciarmi da dietro, le ore piccole diventano infinite mentre devo darti da mangiare, ti carezzo le guance e già ti vedo grande. Ancora

Ero e non ricordo più come 2018-11-10T18:27:58+02:00

Laura. Anche se io il suo nome per intero lo utilizzo solo nella rubrica del cellulare. Perché per me lei è “Lù”. Come certe persone entrino nella vita è difficile ricordarlo, io so che la nostra amicizia è nata tra le risate forti, come se fossimo state due bambine davanti alla sorpresa di un

2018-11-10T18:28:08+02:00

Mamma

Questa notte per farlo calmare gli ho messo la mia canotta accanto. Profumo di mamma, quello che resta negli anni, sotto abiti che inseguono la moda, sotto fragranze di oli o saponi che si cambiano. Profumo di mamma, di vita. E colori che restano impressi, attimi che volano e che si impigliano, come domeniche

Mamma 2018-11-10T18:28:15+02:00

Capelli candidi

Capelli candidi e sorriso timido. Nascondevi chissà che rimorsi o le insoddisfazioni di un qualcosa che ti batteva nel cuore. Ricordi sfumati e velo di grigio oltre la memoria degli anni in cui la mia infanzia a volte si tuffa. La tua pelle bianca e rugosa sulle braccia, le calze che coprivano le tue

Capelli candidi 2018-11-10T18:28:25+02:00