Sentii tutto

Era sera e il respiro faceva male al cuore.

Doveva essere una bella serata e invece dentro mi graffiavano i pensieri.

Chissà cosa avevo nel piatto, ricordo la sala mezza buia e solo tre tavoli imbanditi. Poche persone, perché era un hotel di passaggio non un ristorante turistico.

I miei occhi bassi dentro a quell’inferno che iniziava a portarmi fiamme, quelle che avrei dovuto attraversare e che ancora non sapevo quanta cenere mi avrebbero alla fine fatto spalare.

Ero bianca in volto e chissà quante lacrime i miei occhi avrebbero voluto liberare.

Li alzai e un brivido mi percorse.

Uno sguardo, come un risveglio che porta aria in una stanza.

Lui che teneva davanti a sé un giornale, in attesa forse di cenare velocemente.

I suoi occhi nei miei e come un temporale violento che scoppia.

Sentii tutto, un uragano che spazza via ma riporta.

Uno sguardo che ha dato il via ad una serie di strattoni, di illusioni, di debolezze, di perversioni.

L’essere guardata con occhi di passione, è stato poi tracimare e abissare.

Scivolare dentro una me che aveva paura dell’inganno ed invece ci stava navigando in pieno e quegli occhi così spudorati, rimasti lì incastonati senza sapere di chi fossero, sono stati un trampolino verso qualcosa che al contrario mi avrebbe sepolta.

A fine di quella cena ero un’altra, portavo dentro qualcosa che non avevo mai avuto e che oggi ho dimenticato con piacere, perché il desiderio può guarire ma può anche distruggere e a me ha ucciso, mentre provavo a salvarmi.

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2019-05-02T17:46:29+02:00