Scatti

Il cielo fuori ha calato bruscamente il sipario.

Questo so dell’inverno, corre piano ma le giornate sono di poca luce.

Sul tavolo carte che non ho voglia di riordinare. Mi accoccolo sul divano mentre accarezzo il mio cagnolone.

Casa e respiri lenti e pieni di me.

Le attese che si fanno brividi lungo la schiena, questo tempo che mi ha portato dolori che ormai non voglio più ricordare.

I piedi nudi sotto la coperta che sul mio grembo fa da abbraccio.

Ai muri quadri che non osservo da parecchio e foto. I miei scatti sparsi ovunque, soprattutto nel cuore.

Racconti che non ho scritto ma immortalato. Rappreso in pellicole sviluppate a metà, perché quello che hanno fermato è poi stato il passato dell’azione che ne è seguita e quello latita dentro come una musica che ascolto solo io.

Le dita che scivolano tra i capelli, sotto gli occhi il tempo trascorso e che mi canta la bellezza di me stessa.

Respiro piano e sono felice. Le aspettative sono carta da parati a fiori, inumidita da colla che si stacca piano per mostrarmi un muro che voglio colorare di nuovo.

I miei animali, i figli di una maternità diversa, il mio affetto che sa di tenerezza in ogni nuovo incontro.

Mamma delle mie passioni e di me stessa. Delle mie mani che non osservo da un po’, per le strette che hanno dato, per le carezze che hanno nervosamente trattenuto.

Per il coraggio che credo di non aver avuto.

 

(Ad una nuova amica)

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2018-11-24T13:07:34+02:00