In cucina c’è profumo di famiglia

La pentola che bolle, il sugo alle vongole in padella, gli spaghetti da calare e lei che mi chiama.

-Papà?-

Mi giro e fa la pazzerella!

Due anni e mi tiene già testa, resto di stucco ogni volta.

La mia bimba, il dono più bello che potessi ricevere!

Io che ho sempre desiderato diventare padre, io che ho provato pure il dolore di un aborto al fianco della mia ex moglie e poi sono diventato il compagno di una donna con già tre figli avuti da una precedente relazione.

Cosa potevo desiderare di più?

Forse neppure ci pensavo quella sera in bagno quando guardando il test di gravidanza, scoprimmo che la famiglia si sarebbe allargata e noi avremmo unito i nostri cuori così!

C’erano e ci sono molte difficoltà ma quando quelle piccole manine mi accarezzano mi sento io protetto, come è possibile che una bimba ancora così piccola abbia questo potere su di me?

Io che non so come proteggerla da questo mondo sempre più infame, con tutte le brutte notizie che sentiamo costantemente, mi sento inerme.

Mi sforzo, le regalo dei momenti leggeri e se facciamo qualcosa assieme e ci riesce bene, battiamo un sonoro cinque, palmo contro palmo.

La sua manina si perde nella mia, iniziamo a sorridere e il resto si ferma!

– Papà? È pronto? Ho fame! –

Ritorno con i piedi per terra!

I pensieri e i ricordi si assestano.

In cucina c’è profumo di pesce, di unione, di famiglia.

Di qualcosa che si può superare assieme!

(Dall’esperienza di Ciro C.)

INDIETRO

Cosa ne pensi?

PARLIAMONE SU TWITTER
SCRIVIMI
2022-03-19T08:52:06+02:00