Gigante buono

Ho guardato il cielo mentre venivo a trovarti e quelle striature di bianco mi hanno riportato alle pennellate di vento che in riva al lago erano sonore risate.

In un posto dove non vado da tempo e che forse tu non hai visto mai.

Sono giorni che ti penso, avevo bisogno di venire da te e guardarti.

Pochi giorni e saranno ventidue anni. Un’eternità in cui mi chiedo perché e un sonoro silenzio non fa altro che buttarmi in faccia che il tempo è volato.

Non riesco ad immaginarti in modo diverso come a volte mi succede, ma oggi sei come allora, indelebile da farmi sentire dal cuore la tua voce.

Forse è perché non mi perdonerò mai di non essere venuta a salutarti.

E non sei diventato mai grande.

Come me. Come noi.

Come tutti gli altri.

Avrai visto che qualcun altro sta per diventare genitore e c’è chi si è sposato qualche mese fa.

Lo so che in fondo ad ogni angolo ci sei a guardare, perché tu non ti sei dimenticato dei tuoi compagni e non succederà mai.

Domani manderò per la prima volta mio figlio in gita. Ti ricordi la nostra? A Trieste. 

Una parte di me si è fermata lì, resta stabile sulla porta di quel ristorante a guardarti. 

Quella che non accetterà mai quello che è successo quel Primo Agosto.

Mi sono regalata dei fiori dopo aver comprato quelli per te, avevo bisogno anche di quelli, gialli come il sole, il colore che amo assieme al blu.

Come il cielo di oggi che ci ha regalato un pò di frescura, come la canottiera che indossavi in quella foto, come i tuoi occhi pieni di sincerità e bellezza.

C’è un momento in cui devo andare sempre a prendere la parte di me bambina e lo sai che l’ho lasciata a quella sera. Ci ho messo un pò a capirlo, ma tu lo sai come sono. 

Tengo le emozioni dentro, mi obbligo a non farle uscire perché ho paura che non facciano piacere e poi arriva quel giorno in cui non ne posso fare a meno e oggi è quel giorno.

E non ridere se piango, si è fragili anche se si è forti e tu mi prendevi in giro perché stavo sempre in disparte.

Tu il nostro gigante buono, come ti chiamavamo tutti.

Tu…ovunque.

E poi scrivo, scrivo e dal bar davanti parte una canzone allegra che sì, hai fatto in tempo a conoscere anche tu e sorrido, perché lo so che in un certo senso c’è il tuo zampino! 

Io ci credo a queste cose.

Perché tu Francy per me non sei andato via mai!

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2022-07-27T11:59:27+02:00